© Massimo Danza
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SPETTACOLI

GISELLE

Una nuova Giselle, balletto con la coreografia di Eleonora Abbagnato, allestimento Fondazione Teatro dell’Opera di Roma e Daniele Cipriani Entertainment.

Per la sua prima coreografia di un balletto di repertorio, Eleonora Abbagnato (attualmente Direttore del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma) ha scelto nientemeno che uno dei capisaldi del catalogo classico. Nella versione Abbagnato, l’azione segue fedelmente il soggetto di Théophile Gautier e Vernoy de Saint-Georges. La stessa coreografa ci tiene però a sottolineare il perché di questa produzione:

È una Giselle nel pieno rispetto della tradizione, eppure, diversa dalle altre. Interamente nuova è la scrittura del balletto, la coreografia ha il sapore romantico del balletto originale ma con infusa un’energia più moderna, soprattutto nelle scene d’insieme, in sintonia con l’energia dei ballerini di oggi e con la loro tecnica assai più audace rispetto a quella di un corpo di ballo nel 1841, anno in cui il lavoro debuttava a Parigi. Gli spettatori vedranno infatti un corpo di ballo meno statico di quello della coreografia Coralli-Perrot, partecipe anche nei celebri passi a due, sia del primo atto che del secondo. Ci saranno i momenti di pantomima, nonché la celebre scena della pazzia e della morte di Giselle come nel balletto che tutti conosciamo, ma avranno un sentire più moderno e leggibile dallo spettatore.

La produzione prevede un doppio cast. Nel ruolo della ragazza che impazzisce per amore e diventa una creatura dell’aldilà, si alterneranno due stelle del balletto: la georgiana Maia Makhateli (Het Nationale Ballet) e l’argentina Ana Sophia Scheller (National Opera of Ukraine). Albrecht sarà il brasiliano Flavio Salamanka in alternanza con Michele Satriano. Il ruolo di Myrtha verrà interpretato nel primo cast, da Mariana Suriano, nel secondo dalla giapponese Madoka Sasaki, mentre il celebre Passo a due dei contadini sarà danzato dalla coppia Rebecca Storani e Simone Agrò. Solisti e corpo di ballo si trasformeranno in vendemmiatori, cacciatori, nobili e, soprattutto, in leggiadre ma crudeli Villi, fantasmi delle ragazze ingannate dai loro innamorati e morte prima delle nozze.
Altra particolarità di questa versione è il risalto che Eleonora Abbagnato dà a due personaggi femminili di riferimento: nel secondo atto, Myrtha, Regina delle Villi, colei che conferisce la struttura a tutto l’atto bianco; nel primo atto, invece, Bertha, madre di Giselle, colei che manda avanti con piglio una numerosa famiglia.
Una Giselle dei contrasti tra la solarità del primo atto e la notturna atmosfera di morte della seconda. A sottolinearli le scene dipinte da Andrea Miglio, tradizionali ma – tocco moderno – con quinte e soffitti a principale. Di particolare effetto nel secondo atto la gigantesca croce di luce simboleggiante il perdono cristico di Giselle che prevarrà sull’odio di Myrtha e che, rompendo la catena karmica della vendetta, mostrerà la progressione naturale da amore a libertà.
I costumi di Anna Biagiotti sono romantici e, al contempo, raffinatamente stilizzati. Il sapiente disegno luci è di Alessandro Caso.


musica di ADOLPHE-CHARLES ADAM
balletto in due atti su soggetto di HÉOPHILE GAUTIER e
VERNOY DE SAINT-GEORGES
coreografia di ELEONORA ABBAGNATO e
JEAN CORALLI – JULES PERROT
scene ANDREA MIGLIO
costumi ANNA BIAGIOTTI
luci ALESSANDRO CASO
danzano

MAIA MAKHATELI /
ANA SOPHIA SCHELLER

Giselle

FLAVIO SALAMANKA /
MICHELE SATRIANO

Albrecht

MARIANA SURIANO /
MADOKA SASAKI

Myrtha

REBECCA STORANI e
SIMONE AGRÒ

pas de deux dei contadini

solisti e corpo di ballo COMPAGNIA DANIELE CIPRIANI

produzione Daniele Cipriani Entertainment
SPETTACOLI

GISELLE

Una nuova Giselle, balletto con la coreografia di Eleonora Abbagnato, allestimento Fondazione Teatro dell’Opera di Roma e Daniele Cipriani Entertainment.

Per la sua prima coreografia di un balletto di repertorio, Eleonora Abbagnato (attualmente Direttore del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma) ha scelto nientemeno che uno dei capisaldi del catalogo classico. Nella versione Abbagnato, l’azione segue fedelmente il soggetto di Théophile Gautier e Vernoy de Saint-Georges. La stessa coreografa ci tiene però a sottolineare il perché di questa produzione:

È una Giselle nel pieno rispetto della tradizione, eppure, diversa dalle altre. Interamente nuova è la scrittura del balletto, la coreografia ha il sapore romantico del balletto originale ma con infusa un’energia più moderna, soprattutto nelle scene d’insieme, in sintonia con l’energia dei ballerini di oggi e con la loro tecnica assai più audace rispetto a quella di un corpo di ballo nel 1841, anno in cui il lavoro debuttava a Parigi. Gli spettatori vedranno infatti un corpo di ballo meno statico di quello della coreografia Coralli-Perrot, partecipe anche nei celebri passi a due, sia del primo atto che del secondo. Ci saranno i momenti di pantomima, nonché la celebre scena della pazzia e della morte di Giselle come nel balletto che tutti conosciamo, ma avranno un sentire più moderno e leggibile dallo spettatore.

La produzione prevede un doppio cast. Nel ruolo della ragazza che impazzisce per amore e diventa una creatura dell’aldilà, si alterneranno due stelle del balletto: la georgiana Maia Makhateli (Het Nationale Ballet) e l’argentina Ana Sophia Scheller (National Opera of Ukraine). Albrecht sarà il brasiliano Flavio Salamanka in alternanza con Michele Satriano. Il ruolo di Myrtha verrà interpretato nel primo cast, da Mariana Suriano, nel secondo dalla giapponese Madoka Sasaki, mentre il celebre Passo a due dei contadini sarà danzato dalla coppia Rebecca Storani e Simone Agrò. Solisti e corpo di ballo si trasformeranno in vendemmiatori, cacciatori, nobili e, soprattutto, in leggiadre ma crudeli Villi, fantasmi delle ragazze ingannate dai loro innamorati e morte prima delle nozze.
Altra particolarità di questa versione è il risalto che Eleonora Abbagnato dà a due personaggi femminili di riferimento: nel secondo atto, Myrtha, Regina delle Villi, colei che conferisce la struttura a tutto l’atto bianco; nel primo atto, invece, Bertha, madre di Giselle, colei che manda avanti con piglio una numerosa famiglia.
Una Giselle dei contrasti tra la solarità del primo atto e la notturna atmosfera di morte della seconda. A sottolinearli le scene dipinte da Andrea Miglio, tradizionali ma – tocco moderno – con quinte e soffitti a principale. Di particolare effetto nel secondo atto la gigantesca croce di luce simboleggiante il perdono cristico di Giselle che prevarrà sull’odio di Myrtha e che, rompendo la catena karmica della vendetta, mostrerà la progressione naturale da amore a libertà.
I costumi di Anna Biagiotti sono romantici e, al contempo, raffinatamente stilizzati. Il sapiente disegno luci è di Alessandro Caso.


musica di
ADOLPHE-CHARLES ADAM

balletto in due atti su soggetto di
HÉOPHILE GAUTIER e
VERNOY DE SAINT-GEORGES

coreografia di
ELEONORA ABBAGNATO e
JEAN CORALLI – JULES PERROT

scene
ANDREA MIGLIO

costumi
ANNA BIAGIOTTI

luci
ALESSANDRO CASO

danzano
MAIA MAKHATELI / ANA SOPHIA SCHELLER
Giselle

FLAVIO SALAMANKA / MICHELE SATRIANO
Albrecht

MARIANA SURIANO / MADOKA SASAKI
Myrtha

REBECCA STORANI e SIMONE AGRÒ
pas de deux dei contadini

solisti e corpo di ballo
COMPAGNIA DANIELE CIPRIANI


produzione
Daniele Cipriani Entertainment